Gli ultimi anni sono stati caratterizzati, nel mondo della infanzia e della adolescenza, da trasformazioni nel modo di vivere le relazioni, gli affetti, le identificazioni sessuali, cosi come il rapporto con il corpo ed il cibo.
Una serie di fenomeni, tanto interessanti quanto complessi, ad esempio il tema della incertezza generale, della “liquidità” delle relazioni, dell’utilizzo compulsivo dei social e la dimensione della solitudine, hanno probabilmente mostrato – ancor prima della pandemia covid 19 – come il mondo della infanzia e della adolescenza sia stato caratterizzato da profonde trasformazioni, che spesso hanno messo in difficoltà anche il mondo adulto e genitoriale nel comprendere il cambiamento in corso.
Cosi potremmo chiederci se nelle nostre culture contemporanee siamo di fronte a nuove forme di funzionamento mentale, nuove forme di disagio e psicopatologia.
Potremmo chiederci dunque se sia possibile leggere gli accadimenti clinici del paziente in stanza di consultazione senza contestualizzarli in uno scenario culturale.
La psicoanalisi, nel suo essere teoria sociale e modello di interpretazione del soggetto, ci permette di avere una doppia visione che collega il bambino e l’adolescente allo scenario sociale e culturale in trasformazione.
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