Il gruppo di lavoro, che in questi ultimi anni si è raccolto attorno alla figura e al pensiero di Dina Vallino, è nato in seguito all’entusiasmo e alla curiosità di alcuni psicoterapeuti A.M.H.P.P.I.A., stimolati dall’incontro con Dina Vallino nella giornata di studio a Venezia nel 2010. Da allora, e fino alla scomparsa di Dina Vallino, il gruppo si è recato periodicamente a Milano per svolgere con lei seminari di supervisione ed approfondimento sulla Consultazione Partecipata genitori-bambino. Accomunati da un profondo interesse per lo sviluppo della mente sin dai suoi esordi, abbiamo percepito quanto fondante fosse nei suoi scritti la sua profonda esperienza di Infant Observation. Il clima degli incontri era caldo, stimolante e basato sulla condivisione e la discussione; abbiamo avuto modo di avvicinare importanti costrutti teorico clinici da lei ideati e sviluppati nei lunghi anni della sua pratica clinica, come il Luogo Immaginario e l’uso della Storia nella psicoterapia dei bambini.
Dopo la scomparsa di Dina, nel 2014, il gruppo ha continuato il suo lavoro di intervisione e riflessione comune sul suo pensiero, con l’aiuto di Marco Macciò, marito e collaboratore di Dina Vallino, nonché profondo conoscitore del suo pensiero, ed altri psicoanalisti e psicoterapeuti che sono stati profondamente in contatto con lei.
La metodologia della Consultazione Partecipata offre uno strumento molto efficace e flessibile per individuare e sciogliere i fraintendimenti e le identificazioni patologiche che rischiano di compromettere le relazioni genitori-figli; pensiamo che riflettere insieme e mantenere aperto il confronto con la nostra specifica formazione Tavistock non potrà che essere proficuo e generare nuove possibilità di intervento clinico in vari ambiti, sia nella pratica privata che in quella istituzionale.
Con la nascita della Associazione Dina Vallino nella realtà nazionale, il nostro gruppo tosco-romagnolo, inizialmente formato solo da soci AMHPPIA, ha accolto altri psicoterapeuti dello stesso territorio, che hanno avuto con Dina esperienze significative e sono tra i soci fondatori dell’associazione D.V.
Attualmente il gruppo continua a riunirsi mensilmente e partecipa attivamente ai gruppi di ricerca proposti dall’Associazione.
Vorremmo che il nostro percorso potesse testimoniare come Dina sia riuscita, anche in assenza, a permettere al gruppo di mantenere attiva la funzione di “gruppo pensante” che lei stessa ci ha trasmesso.